L’approccio agli investimenti ed il rapporto con il denaro è sovente accompagnato da sbalzi emozionali che sono oggetto di studio della scienza chiamata “ Finanza comportamentale “ che si propone di studiare i comportamenti degli investitori dinanzi alle naturali dinamiche di mercato e suggerire alcune semplici ma efficaci regole per gestire le emozioni e raggiungere i nostri obiettivi di investimento con maggiore efficacia e serenità.
Spesso le decisioni dettate dall’emotività e irrazionalità possono , in finanza come così anche nella vita, farci commettere degli sbagli difficilmente rimediabili. I risparmiatori sovente di fronte agli alti e bassi di mercato tendono a dimenticare i loro obiettivi di investimento di medio-lungo termine e tendono a concentrarsi troppo sugli accadimenti di breve facendosi influenzare negativamente, valutando l’ipotesi di uscire dal mercato oppure di affidarsi al “ fai da te “ ed ai consigli dell’amico di turno.
Alla luce di ciò, ritengo possano essere quattro gli errori che bisognerebbe conoscere e non commettere:
- EVITARE L’IGNOTO : Il mondo degli strumenti finanziari è vasto e complesso, pertanto è facile sentirsi disorientato e confuso da una materia sconosciuta per molti con l’immediata conseguenza di vivere le fisiologiche fasi altalenanti dei mercati finanziari con ansia e preoccupazione.
Le diverse metodologie di investimento se non ben comprese e la relativa volatilità potrebbe spingere il risparmiatore a pensare di uscire dal mercato magari nel momento meno opportuno e perdere il recupero che sempre segue una fase di ribasso dei prezzi. Una giusta strategia con il supporto del consulente, porterebbe l’investitore a vivere queste fasi di mercato come propizie e sfruttarle a suo vantaggio tramite l’ausilio di strumenti finanziari idonei alla situazione. - SEGUIRE LE MODE : Il senso di appartenenza ad un gruppo sociale si sa: rende gli uomini più sicuri delle loro scelte ma siamo sicuri che ciò valga anche quando si effettuano delle scelte di investimento? La tentazione di emulare le decisioni dell’amico fidato o di investire secondo ciò che leggiamo distrattamente su riviste di settore patinate e dai titoloni rassicuranti è più frequente di quanto si possa pensare ma spesso i risultati e le emozioni che si vivono non sono sempre le migliori. Anche il “ fai da te “ rientra in questa categoria di comportamenti, ci si crede l’unico individuo capace di scegliere bene per se stesso armati da un velo di presunzione ma si è soli e senza la guida ed il supporto di un professionista le esperienze di questo tipo il più delle volte non sono positive.
- PRETENDERE TANTO E SUBITO: I risparmiatori italiani sono mossi, in genere, da una percezione errata e distorta del valore atteso relativo ai rendimenti dei loro investimenti finanziari, immaginando che essi dovrebbero avere ritorni molto alti ed in brevissimo tempo. Ci si focalizza su un orizzonte temporale molto corto, anche se si era stabilito un progetto di investimento di medio-lungo termine. Sono questi gli errori tipici di quei risparmiatori che non possiedono un piano finanziario chiaro e personalizzato costruito sulle specifiche esigenze dell’individuo e del suo nucleo famigliare.
- SEGUIRE GIORNALMENTE LE QUOTAZIONI: Una naturale conseguenza del punto precedente è quella di seguire giornalmente le quotazioni del portafoglio investimenti come a ricercare impazientemente un risultato immediato e vivendo con ansia le fisiologiche fluttuazioni negative che durano magari solo pochi giorni. A cosa serve tutto ciò se con fredda razionalità ho condiviso con il mio consulente un piano di investimento ben chiaro e definito per grado di rischio ed orizzonte temporale? Ed è proprio il rispetto dell’orizzonte temporale che ci siamo prefissi a costituire l’arma che il risparmiatore ha in tasca per vivere con serenità gli alti e bassi di mercato.
Per concludere, ritengo sia fondamentale oggi redigere con scrupolosità il proprio piano finanziario e patrimoniale che tenga conto di tutte le variabili comportamentali e famigliari dell’investitore , effettuare una revisione periodica del proprio asset valutando delle strategie di investimento che possano aiutare a gestire e superare le “ trappole comportamentali” alle quali si va incontro , sempre con l’affiancamento di un professionista del settore.